giovedì 20 agosto 2015

Due parole sulla mortadella Due Torri.......

Sullo stemma del Comune Bologna ha le Due Torri, ma potrebbe avere anche una mortadella visto che a Milano come a Bari la gente chiede al salumiere “un etto di Bologna”. Non ha certo bisogno di essere raccontata né voi né a nessun altro, radicata com’è nell’esperienza gustativa di tutti gli italiani, ma come avviene sempre per le celebrità, è soggetta a qualche luogo comune che è giusto sfatare. Non è affatto vero, come alcuni continuano a pensare, che contenga carni di scarsa qualità o diverse dal suino. Niente carne d’asino, dunque, e niente scarti di macellazione. È invece ottenuta da ottimi tagli magri di suino misti a tagli grassi. La carne viene macinata più volte e farcita con lardelli ottenuti dal guanciale del maiale.
mortadella e gnocco frittoInvece è vero che più è grande più è buona, perché è sottoposta a una stufatura è più lenta. I grani interi di pepe sono tradizionali. Non lo sono i pistacchi immancabili nelle mortadelle esportate al sud. Quanto al taglio, è meglio gustarla affettata sottile che a dadoni.
La “Due Torri” prodotta dall’Alcisa è una specie di mortadella deluxe che si distingue per l’alta qualità dei tagli di suino usati (spalla e lombo) e la maggiore magrezza dovuta alla minore quantità di lardelli.

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